Pirenei senza confini

Comitato delle Guide Equestri Transpirenaiche

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CARTA PIRENAICA DELL'ECOTURISMO EQUESTRE DI QUOTA

Le guide equestri (Francesi, Spagnoli, Andorrani) che aderiscono al:
Bureau des Guides Equestres Transpyrénéens (Comitato delle Guide Equestri Transpirenaiche),
firmatarie di questa carta pirenaica dell'ecoturismo equestre di quota e in perfetta coerenza con gli statuti dell'associazione BGET, si impegnano a :


- sviluppare gite equestri in quota "senza confini" sull'insieme del gruppo dei Pirenei, con equidi prodotti e allevati sui Pirenei

- lavorare con equidi sani, in buono stato, educati e adatti ai pecorsi in zone montuose.

- offrire un materiale in buono stato, comodo sia per il cavalcatore che per il cavallo, e conforme alle norme di sicurezza.

- sviluppare un turismo mite basato sulla promozione di un turismo di scoperta che valorizzi le regioni, rispetti l'ambiente, si fondi sulle popolazioni e i mezzi disponibili localmente (in particolare per quanto riguarda la sistemazione), favorisca lo sviluppo delle attività tradizionali (artigianato, trasformazione di prodotti di fattoria,...) e porti un reddito complementare alle popolazioni e ai comuni.

- informarsi sul carattere sensibile degli ambienti percorsi e rispettare le leggi esistenti (biotopi, riserve naturali,...), in particolare a scopo di controllare la frequentazione di certi siti protetti, e in periodi sensibili (nidificazione, riproduzione,...).

- sviluppare e mantenere relazioni di qualità e di dialogo con le popolazioni locali. E su quel tema avviare tutte le pratiche indispensabili per definire e localizzare le zone di bivacco, nonché la loro capacità ad accogliere equidi, la loro intergrazione nei paesaggi, e la loro convivenza con i branchi di allevamento negli alpeggi.

- partecipare alla promozione, alla valorizzazione e alla protezione del patrimonio naturale e umano locale: specie endemiche, tradizioni, patrimonio architettonico di quota, racconti e leggende, ecc.

- Avviare (o raggiungere) ogni pratica di concertazione con gli altri utenti di quegli spazi montuosi: allevatori, forestali, persone che praticano gite pedestri o altre attività di divertimento in quota, pescatoi, cacciatori,...

- lavorare per adattare gli approcci pedagogici dell'ambiente di montagna a scopo di educare e sensibilizzare il pubblico alle grande poste attuali della preservazione degli spazi naturali, grazie a e per uno sviluppo durevole.

- radunare tutte le fonti e le risorse di informazione necessarie ad arrichire il loro bagaglio culturale per quanto riguarda le diverse componenti degli ambienti attraversati.

- sviluppare ogni tipo di documento necessario per avvertire gli utenti equestri dei sentieri, dei rischi inerenti ai percorsi a cavallo in certe zone, e soprattutto di quelli meteorologici (neve, temporali, nebbia)

- proporre i servizi dei propri equidi per ogni operazione di trasporto di materiale o di rifornimento, per diminuire il ricorso all'eliportaggio e all'estenzione esagerata delle piste o strade in quegli ambienti selvaggi.

- adottare e consigliare un comportamento silenzioso in ogni occasione, sia per evitare di turbare la fauna e favorirne l'osservazione, che per rispettare l'ambiente della montagna per gli altri utenti.

- Partecipare alla manutenzione degli spazi di montagna, trattando i propri rifiuti.

- Non favorire, o incitare, ad altitudini oltre ai 1800 m (o al di sopra della foresta) l'istituzione di segnalazioni che porterebbero gli amanti delle gite equestri a usare tali percorsi che possono comportare paesaggi pericolosi.

- Proporre a quegli appassionati un dispositivo di guida, unica soluzione rassicurante per lo sviluppo delle gite equestri trans-confini. Il BGET ricorda che qualsiasi incidente importante colpirebbe notevolmente l'immagine pubblicitaria dei Pirenei e della rete "Pirenei senza confini".

- Partecipare alla lotta contro gli incendi adottando le procedure di allerta normalizzate in vigore negli appositi servizi: vigili del fuoco...

- Sviuppare notevolmente il proprio equipaggiamento in materiale di telecommunicazioni di qualità, per partecipare attivamente ala rassicurazione delle gite di ogni tipo sui Pirenei.

- Promuovere il ricorso, in quota, alle nuove energie dolci per la produzione di elettricità nei rifugi o nelle capanne.

- Sviluppare il percorso equestre transversale dei Pirenei in zone di piemonte o di media montagna, tramite la ri-attualizzazione o l'edizione di una topo-guida: "i Pirenei a cavallo, versanti nord e sud". Nello stesso tempo saranno iniziate le pratiche necessarie alla rassicurazione di certi passaggi che potrebbero rivelarsi pericolosi.

- Adottare (e adattare) i consigli provvenienti:
1) della conferenza europea delle ONG sullo sviluppo durevole della montagna
2) della convenzione alpina
3) della carta per la protezione dei Pirenei

- partecipare con gli altri attori identificati allo stabilimento di una carta europea per il turismo in montagna.

- contribuire alla riforma delle politiche fiscali, a scopo di stabilire una politica di sostegno e di compensazione degli svantaggi legati all'altitudine, al pendio, e per perpetuare le attività economiche integrate in ambienti preservati.


Carta adottata in Assemblea Generale a Durfort (Ariège, Francia) il 7 marzo 2000.

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